Uffizi, tornano vicine le “Adorazioni dei Magi” di Gentile da Fabriano e Lorenzo Monaco
I due capolavori del Quattrocento sono ritornati nella loro sistemazione classica concepita negli anni Cinquanta del Novecento dall'allora direttore Roberto Salvini FIRENZE - Continuano i riallestimenti delle sale delle Gallerie degli Uffizi. Stavolta ad essere coinvolte due straordinarie opere del primo Quattrocento, ovvero le due Adorazioni dei Magi, quella di Gentile da Fabriano e quella di Lorenzo Monaco. I due capolavori tornano a dialogare nella loro collocazione originaria, messa a punto negli anni Cinquanta del Novecento dall'allora direttore Roberto Salvini. L'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano, recentemente esposta nella mostra "Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento”, è quindi stata riportata nelle sale 5-6 accanto all'Adorazione dei magi di Lorenzo Monaco, di poco precedente. Le due opere riflettono due visioni opposte della pittura tardogotica. Da una parte la pittura sfarzosa e cortese di Gentile da Fabriano, artista marchigiano, dall’altra l’atmosfera fiabesca e irreale che caratterizza l’operato della maturità di Lorenzo Monaco. "Il nuovo allestimento - ha spiegato Eike Schmidt - come quello della sala 7 che finora ha ottenuto ottime risposte da parte del pubblico e degli specialisti, migliora la comprensione e il raccoglimento davanti ai singoli dipinti e offre una lettura più chiara. Esso per giunta riprende per gran parte la sistemazione classica, messa in opera negli anni Cinquanta del Novecento dall'allora direttore e grande storico dell'arte Roberto Salvini". La curatrice Daniela Parenti ha invece sottolineato: ''Lorenzo Monaco e Gentile da Fabriano rappresentano due diverse inclinazioni dell'arte tardogotica, ai quali si ispirarono gran parte dei pittori fiorentini prima che i canoni dell'arte rinascimentale avessero il sopravvento’’. ...